sabato 16 maggio 2020

Biotransenergetica: un atto d'amore tra tradizioni antiche e Scienze moderne

La psicologia transpersonale, è un sottocampo o "scuola" di psicologia che integra gli aspetti spirituali e trascendenti dell'esperienza umana con la struttura della psicologia moderna. È anche possibile definirla come una "psicologia spirituale". Secondo la definizione di Charles Tart, essa opera per la "realizzazione del ", ossia per il risveglio della natura spirituale di ogni individuo e delle sue qualità più genuinamente umane[1].
Il termine "transpersonale", applicato alla psicologia, sembra essere stato utilizzato per la prima volta da Roberto Assagioli, il creatore della psicosintesi, ed in seguito da Carl Jung, e sta ad indicare quelle aree della realtà psichica che si estendono oltre l'identificazione con la personalità individuale. La psicologia transpersonale pertanto è quell'approccio psicologico che si occupa dello studio e della cultura della spiritualità e delle esperienze spirituali in un contesto psicologico.
Tale metodo cominciò ad affermarsi nel campo della psicologia intorno agli anni sessanta, a partire dall'opera di A. Maslow, il quale per primo mise l'accento su una psicologia “evolutiva” che considerasse lo “sviluppo delle potenzialità”, “la soddisfazione graduale dei bisogni”, la relazione “tra persona e persona” nel rapporto terapeutico, l'esperienza mistica, come momenti fondanti di un percorso di auto-realizzazione.
La prima associazione di psicologia transpersonale fu fondata negli Stati Uniti nel 1969 ad opera di personalità quali: Charlotte Buhler, Abraham Maslow, Alan Watts, Arthur Koestler, Viktor Frankl. Venne pubblicata una rivista, The Journal of Transpersonal Psychology, fondata da Antony J. Sutich alla quale collaborano tutti i maggiori esponenti americani del movimento transpersonale quali: Ken Wilber, Stan Grof, Stanley Krippner, Lawrence Le Shan, Michael Murphy, Charles T. Tart, Frances E. Vaughan e altri.
In Italia l'approccio umanistico e transpersonale trova un'elaborazione nelle opere di Gianluca Magi, L. Boggio Gilot, P.L. Lattuada, A. De Luca, Filippo Falzoni Gallerani.
Pier Luigi Lattuada ha elaborato una metodologia all'interno della psicologia transpersonale: la biotransenergetica.

CHE COSA E’ LA BIOTRANSENERGETICA (BTE)?


La BTE propone una metodologia fondata sull'esperienza interiore e l'esplorazione delle dimensioni della coscienza con l'intento di realizzare la consapevolezza che si svela oltre i processi di pensiero della mente ordinaria; un modello terapeutico olistico e transpersonale orientato alla realizzazione del sé, in grado di intervenire con efficacia nei processi di guarigione.

1.1. Il Corpus

La BTE, inserendosi nel campo della psicologia transpersonale, fornisce un modello operativo psico-spirituale ed una metodologia clinica olistica in grado di intervenire con efficacia nei processi di guarigione.

Il Corpus della BTE comprende un insieme di pratiche “che consentono di operare sulle dimensioni più elevate della coscienza dell'individuo, favorendo l’ampliamento della sua consapevolezza e la sua realizzazione spirituale. A queste affianca un modello teorico fondato sulle antiche tradizioni spirituali e sulle più avanzate teorie sistemiche e dell’informazione fornendo una mappa cognitiva per comprendere ed integrare l’esperienza interiore nella navigazione dell’oceano della coscienza. Propone inoltre una metodologia clinica specifica per la risoluzione dei conflitti emotivi e le dinamiche relazionali, oltre che pratiche di benessere, di auto-guarigione e di cura efficaci sul piano fisico come su quello energetico.

1.2. Alcune caratteristiche essenziali

  • Seguendo una visione transpersonale e spirituale la BTE considera l’ importanza di forze immanenti e trascendenti, appartenenti cioè sia al mondo della natura che a quello della coscienza. Forze archetipiche responsabili di ogni dinamica psicologica, di ogni manifestazione del vivente, dei processi patologici come dei processi di guarigione.

  • Condivide con le antiche medicine tradizionali e le moderne terapie psicocorporee la concezione del mondo e degli individui in termini di processi energetici.

  • Condivide la visione scientifica basata sulla ricerca sugli stati di coscienza e le teorie delle antiche tradizioni spirituali basate sulla meditazione.

  • E’ fondata su un preciso modello teorico e su un’articolata metodologia, consolidata da un'ampia e approfondita pratica clinica .

  • Propone una metodologia integrale di psicoterapia che lavora sui livelli corporei, energetici, emozionali, mentali e spirituali di una persona.

  • La psiche per la BTE, in accordo con la visione classica platonica, esprime la totalità dell’individuo, essa è:


Bios: i Corpo e i suoi processi energetici

Pneuma: il respiro e i processi emotovi

Logos: la mente e i suoi processi di pensiero

Autos: l’Io e il senso di identità, la coscienza di sé

Zoé: l’essenza spirituale
  • E’ basata sul presupposto che non esiste una divisione di base tra i cinque livelli sopraccitati, e dunque gli stati psicologici riflettono e producono quanto accade sui livelli emotivo, mentale e spirituale, e che ciò che si riscontra a livello fisico/energetico riflette e determina parallelamente gli stati mentali ed emozionali.
  • La BTE si propone di promuovere l'integrazione consapevole del Corpomente, perciò si focalizza tanto sugli aspetti psicologici che vengono presentati che sulle loro manifestazioni corporee, energetiche e spirituali.

1.3. La Tecnologia BTE
  • La tecnologia BTE si avvale di una numerosa serie di pratiche, molte di nuova concezione, altre provenienti da antiche tradizioni originarie.
  • Si tratta di pratiche di trasformazione della coscienza che utilizzano il corpo (esercizi psicofisici, danze, meditazioni dinamiche, pratiche energetiche sottili), il respiro (pratiche respiratorie, voce, suoni, canti, mantra, espressione emotiva), la mente (visualizzazioni, viaggi sciamanici, meditazioni, rielaborazione d’immagini archetipiche e di ricordi, espressione verbale), lo spirito (pratiche transpersonali, meditazione, stati non ordinari di coscienza, cerimonie rituali).Esse sono definibili in tre categorie:
  1. Pratiche di Mindfulness o meditative
  2. Pratiche propedeutiche o di autoguarigione
  3. Pratiche terapeutiche
  • Intento di ogni pratica è consentire la trasformazione della coscienza, il cambiamento di Transe dei nostri modelli ritmici perché questi raggiungano, all’interno del Corpomente, un maggior grado di unità e armonia. Si tratta in definitiva di creare le condizioni per il benessere psico-fisico-spirituale.

  1. ESPERIENZE A MEDIAZIONE CORPOREA (Quattro riconoscimenti, Persistenza del Contatto, Arte del Dono di Sé, Apertura Corpomente, Corpo del Sogno)
  • Gli interventi relativi alla consapevolezza corporea sono mirati ad assistere il cliente allorchè egli fa l'esperienza del suo corpo. Il punto di attenzione si focalizza sulle aree di tensione muscolare, sulla postura, sulla modalità del respiro e sul modo in cui le tensioni fisiche ed emozionali, i modelli di comportamento e gli stati mentali entrano in relazione tra loro. Metodi che permettono di aumentare la consapevolezza del corpo possono essere suggeriti ed incoraggiati.
  • Gli interventi fisici vengono adottati per favorire una maggiore vitalità e movimento del tuo Corpomente. Queste esperienze motorie si possono concentrare su aree del corpo che sono interessate da una tensione muscolare cronica, da cattiva circolazione, da bassi livelli di consapevolezza, da limitate capacità di movimento. L’intento di questi interventi è quello di aumentare l'energia, la carica, la fluidità e le possibilità emotive riducendo la tensione muscolare cronica e le interruzioni ed accrescendo la capacità di movimento e di autoespressione.

3. ESPRESSIONE EMOTIVA
Il materiale complesso emotivo a volte è il punto focale del lavoro terapeutico; l'aspetto di esplorazione, comprensione, liberazione, e reintegrazione dei sentimenti attraverso procedimenti che facilitano l'espressione emotiva possono essere una finalità della terapia. Allo scopo di accompagnare la persona nel proprio processo evolutivo, il terapeuta può proporre esperienze guidate nell'ambito dell'espressione emozionale. Al cliente può essere chiesto di partecipare a movimenti corporei, esercizi, ed esperienze che possono approfondire l'espressione emozionale ed aiutarlo a chiarire i propri sentimenti. A loro volta queste esperienze sono concepite per dare sostegno ad una esetesa varietà di sentimenti e possono rendere più profonda la consapevolezza delle proprie emozioni.

4. CONTATTO
In BTE il contatto è usato talvolta come aiuto per incoraggiare la consapevolezza del corpo, per rilasciare le tensioni nelle fasce muscolari cronicamente contratte, per sostenere il cliente durante la liberazione del materiale traumatico relativo al proprio passato, o per assisterlo nei movimenti nuovi che sono al di fuori della gamma più ristretta dei movimenti abituali. Le linee guida per l'uso del contatto comprendono: l’accettazione del contatto da parte del cliente, il rispetto dei suoi confini personali e delle sue preferenze nell'uso del contatto, il rispetto delle direttive sull'uso del contatto come stabilito dal codice deontologico della SIBTE. In nessuna circostanza l'uso del contatto in BTE coinvolgerà aree sessuali del corpo. I terapisti biotransenergetici sono consapevoli che le procedure sopra descritte saranno rispettate. Lo scopo degli interventi sul corpo o delle esperienze motorie devono essere chiaramente spiegate cosicchè risultino esaustive e non deve mai essere compromessa la libertà di scelta del cliente.

5. STATI DI COSCIENZA
La BTE ritiene fondamentale insegnare la padronanza degli stati di coscienza attraverso pratiche propedeutiche all’esperienza interiore.
I presupposti di base che vogliamo citare in questa sede sono i seguenti:
  • Sembrano esistere due modalità di conoscenza, definite nel corso dei secoli con i termini più svariati. Le chiameremo conoscenza lineare e insight.
  • La conoscenza lineare è il prodotto della coscienza razionale o mente duale, definibile più semplicemente come: Mente
  • L'insight (letteralmente "vedere dentro") è il prodotto della coscienza olistica o mente unitiva, definibile più semplicemente come: Cuore
  • La mente duale altro non è che il modo di funzionare della nostra mente di tutti i giorni.
  • La coscienza olistica o mente unitiva è il modo di funzionare dell'essere umano presente a se stesso, in contatto con la propria essenza.
  • La BTE vuole insegnare a trascendere e includere la mente duale nello stato di coscienza olistico, unitivo.
  • Lo stato di coscienza olistica può consentirela comprensione immediata di ciò che è, l'insight.
  • La comprensione raggiunta attraverso l'insight non può essere trasmessa a parole ma solo indicata.
  • Coscienza olistica, insight, cuore, esperienza interiore, qualità, condivisione sembrano quindi definirsi come le parole chiave su cui la BTE costruisce il suo percorso terapeutico.

Chiamiamo Epistemologia della Seconda Attenzione, un modo di conoscere che, valicando le soglie del pensiero convenzionale tipico della mente duale (Prima Attenzione), acceda al pensiero post-convenzionale tipico della coscienza olistica.
L’esperienza unitaria della coscienza olistica può consentire una lettura archetipica degli eventi.
La BTE propone una concezione dinamica dell'archetipo come «forma formante», «energia plastica generativa» che va vissuta, «incorporata» attraverso il Transe piuttosto che interpretata.
In BTE sono utilizzati i termini Persistenza del Contatto e Padronanza del Transe per indicare quelle tecnologie in grado di purificare il sistema di coscienza dalle onde di interferenza prodotte dalla propria storia personale, armonizzando i modelli ritmici in interferenza dell’Io con i modelli ritmici armonici delle forze archetipiche e transpersonali del Sé.


  • I risultati connessi al lavoro terapeutico sono del tutto individuali e dipenderanno dal tipo di intervento e dalla natura del processo terapeutico che stai cercando di compiere.
  • Come altre forme di terapia, la Biotransenergetica aumenta la consapevolezza e il senso di presenza sia del passato che del presente. Queste procedure servono a riattualizzare memorie, immagini e sensazioni che precedentemente erano inconsapevoli. Possono anche intensificare sentimenti o esperienze emozionali connessi a forti emozioni. Il lavoro sul corpo può ugualmente richiamare l’ attenzione sia su forme di tensioni muscolari esistenti, sia su limitazioni fisiche. Sebbene lo scopo di questa accresciuta consapevolezza sia quello di aiutare a risolvere i conflitti emozionali, durante il trattamento, come per altre forme di psicoterapia, si possono provare sentimenti intensi o di disagio. Il terapeuta si impegna a lavorare con il cliente per comprendere la sua esperienza e aiutarlo a focalizzarla e ad integrarla.
  • Il processo terapeutico agendo anche sul secondo quadrante (Io/Tu) può generare un'intensificazione dei sentimenti per gli amici, i genitori, o il terapeuta. Questi sentimenti possono essere sia positivi che negativi e si riferiscono a schemi di legami consolidati emozionalmente vincolanti, così come possono riferirsi a situazioni attuali. La dimensione interpersonale del processo terapeutico è una parte importante della BTE. Curando l'aspetto interpersonale del processo, si possono comprendere meglio schemi relazionali disfunzionali e possono essere raggiunti nuovi e più soddisfacenti modi di entrare in relazione.
  • Un percorso di realizzazione del Sé, agendo sul terzo quadrante (Io/Noi), può passare attraverso radicali trasformazioni della propria personalità e della visione del mondo. Questo può comportare passaggi difficili che possono prevedere disagi o sofferenze che richiedono una ristrutturazione cognitiva e un adattamento al nuovo livello di consapevolezza raggiunto, prima di condurre ad uno stabile stato di benessere psico-spirituale.



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